Le infrastrutture in ambiente BIM
Domenico Spanò
In LTT.SRL BIM Manager & BIM Implementation Engineer – Certificatore Esperti BIM UNI 11337/7 ODV per Cepas Bureau Veritas
L’evoluzione tecnologica e digitale sta sempre più prendendo piede anche per le opere infrastrutturali. Tale esigenza nasce dalla necessità di progettare e realizzare opere lineari in modo ottimale, utilizzando strumenti parametrici tridimensionali sin dalla fase di progettazione territoriale preliminare, che man mano si implementano e si sviluppano per le fasi progettuali definitive ed esecutive al fine di arrivare all’esecuzione dell’opera. Quindi all’elaborazione dell’ingegneria di dettaglio infrastrutturale con l’obiettivo di ottenere prodotti che simulano le opere realizzate, al fine che siano sicuri, funzionali e rispettino i budget di spesa previsti.
Ottimizzando i tempi di progettazione e costruzione, virtualizzati in tridimensionale e supportati da nuove procedure digitali dalla tecnologia informatica messa oggi a disposizione con i Software parametrici.
Pertanto vi è in atto, con tutte le maggiori istituzioni progettuali delle infrastrutture sul territorio nazionale, a riferimento della Normativa BIM UNI 11337 cui il Decreto 312/2021 ad integrazione del Decreto BIM 560/2017, che propongono l’utilizzo di metodologie BIM per opere stradali, ferroviari, idrauliche, ponti, viadotti ed opere civili territoriali, al fine di consentire ai progettisti infrastrutturali, mediante opportune linee guida BIM (CI- Capitolati Informativi) di intraprendere la progettazione parametrica tridimensionale e la gestione dei dati di progettazione nelle rispettive fasi, migliorando i risultati sia nell’ingegneria applicata alla progettazione e realizzazione di progetti infrastrutturali, sia nella produzione documentazione 2d e reportistica estrapolata direttamente dai modelli, sino a certa quantificazione e gestione dei dati del progetto, al fine di un lavoro di condivisione e collaborazione in tutta la filiera.
Andiamo a fare una panoramica di quelli siano i Software BIM e il workflow progettuale più utilizzato in Italia nella progettazione infrastrutturale. Partiamo dal mondo Autodesk con il software Infraworks per la progettazione concettuale di infrastrutture civili. Consente ai progettisti di simulare i progetti preliminare a grande scala, di modellare, visualizzare analizzare i concept di progetto delle infrastrutture integrato nel contesto del sito territoriale di realizzazione. Permette di strutturare e di aggregare dati parametrici progettuali per creare un modello BIM virtuale del contesto infrastrutturale in modo dettagliato. Si integra coi dati territoriali GIS al fine di modellare il terreno allo stato esistente. Utilissimo per le fasi progettuali preliminari e di massima.
Per le operazioni e gli studi di progettazione definitiva e/o esecutiva viene utilizzato in ambiente BIM Autodesk Civil3D che permette la gestione parametrica progettuale territoriale 3D con il dettaglio al fine di gestire le scarpate in base ai vincoli di quote del progetto, capace di gestirne scavi e rinterri automatizzati scegliendo in modo parametrico le migliori soluzioni adatte per definire profili stradali e ferroviari adatti all’intervento.
- AutoCad Civil 3D rappresenta tra le migliori soluzione per la progettazione infrastrutturale, stradale e ferroviaria, idraulica su scala territoriale, nonché per progettare acquedotti, reti di smaltimento, opere civili in genere.
- Ha un’interfaccia grafica CAD parametrica 3D, pertanto i file in uscita sono in formato .dwg quindi facilmente condivisibili nei vari workflow progettuali e processi di interoperabilità con altri software a matrice BIM.
- Ha molteplici funzionalità specifiche per la gestione dei dati cartografici, si lega appunto ai dati GIS territoriali, infatti in esso sono interamente contenute le funzionalità di Cad-Map per la creazione delle basi cartografiche bi-tridimensionali per la progettazione su scala territoriale.
- Si integra perfettamente con la nuvola di punti ottenuta da rilievo laser scanner e drone del sito esistente.
La progettazione BIM parametrica in Civil 3D si basa sull’utilizzo di oggetti intelligenti, elementi infrastrutturali che servono per strutturare progetti 3D al fine di studiare le migliori soluzioni di sezioni di corsie stradali, banchine, scarpate, cigli stradali, e componenti di tubazioni, nonché ponti e viadotti.
L’interfaccia parametrica permette di aggiornare tutte le parti dell’opera in automatico e di adattarsi al meglio al terreno simulando la virtualizzazione di insieme. Ogni elemento parametrico BIM di Civil 3D viene conteggiato ed è tabellabile in opportuni report e schedule esportabili, che offrono una rappresentazione sia bidimensionale che tridimensionale del progetto infrastrutturale costantemente aggiornabile.
Pertanto Civil 3D è a tutti gli effetti appartenente alla categoria di software BIM parametrici, ed offre una integrazione con la progettazione preliminare in Infraworsk e a quella più esecutiva di tipo architettonica, strutturale e MEP, in Autodesk Revit, concepito sempre più come il grande spazio di aggregazione progettuale multidisciplinare BIM.
Qui i dati di input progettuali provenienti da Civil3D vengono trasformati in automatico per la parte territoriale con apposite funzioni in Revit. Le parti Cad 2D-3D dell’opera infrastrutturale di Civil 3D sono concepiti come input per creare apposite famiglie .rfa parametriche 3D dell’intera opera infrastrutturale in Revit, ed oltre ad avere appropriate e dettagliati sviluppi geometrici sino a LOD costruttivi e gestionali di tipo “LOD E” e “LOD F”, ha il vantaggio di gestire dati informativi strutturati ad hoc come parametri condivisi adatti alle fasi costruttive infrastrutturali.